Nuova Renault Clio VI 2026
Renault sta portando avanti i piani per una rinascita elettrica dei suoi iconici modelli R5 e R4, ma Renault non ha intenzione di dimenticare la sua Clio. Auto Express svela che sono iniziati i lavori su una nuova generazione del popolare modello, completo di propulsori a benzina.
Parlando in esclusiva ad Auto Express al recente Motor Show di Monaco, il Chief Technology Officer Renault, Gilles Le Borgne, ha affermato che la Clio ha un futuro oltre l'attuale generazione e sarà venduta insieme alle R5 e R4. "Stiamo lavorando sulla prossima generazione di Clio. E quell'auto avrà motori ICE perché sarà in vendita prima del 2030." È probabile che Renault si basi sull'attuale composizione tecnica della Clio per una nuova versione, che sarà svelata nel 2026.
La prossima Clio rimarrà ibrida, anche se potrebbe essere disponibile con una scelta di potenze e anche in versione elettrica. Le Borgne non ha confermato che la Clio potrebbe adottare questo approccio a doppio binario sui propulsori, ma ha riconosciuto che la piattaforma CMF-B dell'auto e l'architettura CMF-BEV utilizzata dalla R5 sono collegate abbastanza strettamente da rendere tale mossa tecnicamente fattibile.
La Renault ha anche intrapreso un enorme programma di riduzione dei costi per rendere CMF-BEV più sostenibile dal punto di vista finanziario; si prevede che almeno alcune di queste modifiche verranno trasmesse a CMF-B per contribuire ad aumentare la redditività delle varianti ICE. I propulsori offerti sulla prossima Clio potrebbero essere sviluppati da una nuova società formata da Renault e dal colosso cinese Geely. Le divisioni motori delle due aziende si sono unite per incorporare 17 stabilimenti esistenti, cinque strutture di sviluppo e oltre 19.000 dipendenti. La nuova società avrà il compito di produrre sistemi ibridi benzina ancora più efficienti, potenzialmente in vendita al di fuori dell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. Luca de Meo, CEO del Gruppo Renault, ritiene che la scissione della divisione la renda più responsabile nei confronti delle forze di mercato in termini di costi, oltre ad aprire maggiori economie di scala.
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