La storia della Lancia Rally 037 è una storia di eccellenza nel motorsport italiano.
Il debutto ufficiale avvenne nel 1982, in occasione della 59° edizione del Salone dell’Auto di Torino con la versione stradale. Con una potenza di 205 CV, un carburatore a doppio corpo e la sovralimentazione mediante compressore volumetrico, questa vettura venne progettata pensando al debutto nel mondo del rally.
Ne furono prodotti 200 esemplari in totale per ottenere l’omologazione come auto da corsa di Gruppo B.
La Lancia Rally, meglio conosciuta con la sigla “037”, era in realtà un’auto sportiva pura in ogni dettaglio: nelle sue forme “funzionali” e audaci, sia nella parte anteriore sia in quella posteriore, e nel “calice” spigoloso che la resero un’icona dei rally. Chiaramente era basata sulla Beta Montecarlo, una coupé compatta a motore centrale dal carattere sportivo, caratteristica degli anni ’70. Partendo da questa base, tutto della Lancia Rally 037 contribuì al suo spirito competitivo: lo stile aggressivo, il carattere indomito ed efficiente. L’abitacolo minimalista e razionale era sinonimo di sportività, mentre alcune “appendici” aerodinamiche sul montante e sulla coda, come il vistoso spoiler posteriore, ne esaltavano ulteriormente le prestazioni.
Lo spirito indomito della sua struttura mista originale era allestito a regola d’arte, grazie a una carrozzeria dalla linea aggressiva e nel contempo elegante, in grado di scaricare al suolo un notevole carico aerodinamico. Per la massima efficienza, questo modello era stato realizzato in poliestere con rinforzi in fibra di vetro, mentre i due cofani leggeri, sopra il motore e sopra il bagagliaio, potevano essere completamente smontati.
L’unione in perfetto equilibrio di due spiriti tanto diversi, già presenti nella leggendaria Stratos, ha reso la Lancia Rally 037 una delle nove vetture iconiche della storia del brand che hanno ispirato i modelli futuri, a partire dalla Lancia Pu+Ra HPE, il manifesto del marchio Lancia per i prossimi 10 anni.
Commenti
Posta un commento