Il raduno internazionale 4x4 di Gradisca continua a impressionare per longevità e alti numeri di partecipazione: ben 711 equipaggi nella 36esima edizione con provenienza da tutta Italia oltre che da Austria, Repubblica Ceca, Croazia, Germania, Liechtenstein, Polonia, Slovenia, Svizzera e Ungheria.
Il brand Jeep è stato il più numeroso al raduno, presente con 187 modelli capaci di esprimere tutti i valori del brand di libertà, avventura, autenticità e passione.
Non a caso, anche nel mese di gennaio gli automobilisti italiani hanno espresso il proprio favore verso il brand Jeep, che ha raggiunto il sesto posto tra le passenger cars con una quota del 5,13%, in crescita rispetto a gennaio 2023.
Non solo: Jeep Avenger, il primo SUV 100% elettrico firmato Jeep, a gennaio ha raggiunto la prima posizione assoluta in Italia nel mercato BEV, che comprende i modelli full electric di ogni segmento, e la leadership nel segmento B-SUV di ogni motorizzazione.
Si è conclusa domenica la 36esima edizione del raduno internazionale 4xe “Città di Gradisca”, l’evento da sempre sinonimo di sport, turismo, avventura e gastronomia, il tutto immerso in un contesto ambientale e ricco di natura che propone a fuoristradisti, provenienti da tutta la Mitteleuropa, un mix di terreni fatto da strade sterrate, piste di bosco, greti di fiumi e torrenti in cui non mancheranno guadi tra le acque cristalline che scendono dalle montagne tra Italia e Slovenia. La lenta e pacifica invasione della cittadina isontina è iniziata dalla mattinata di venerdì 2 febbraio quando moltissimi fuoristradisti hanno completato le operazioni preliminari di iscrizione e parcheggiato in modo ordinato il proprio fuoristrada nell’ampia piazza centrale per poter essere tra i primi alla partenza.
Sotto i riflettori la gamma più venduta in Italia nel mercato SUV di ogni segmento
Sotto i riflettori, con 187 SUV, la marca Jeep®, protagonista dei circa cento chilometri che hanno fatto del Gradisca uno degli appuntamenti più importanti e seguiti nel panorama fuoristradistico internazionale. A indicare il percorso vi era il classico road-book, di varie colorazioni in base alla tipologia dei percorsi e al loro grado di difficoltà. Un primo percorso era indicato alle prime esperienze in off-road; con un territorio inizialmente pianeggiante e solo nella parte finale, verso il Collio, con dolci saliscendi a ridosso del confine con la Slovenia. Il secondo era più impegnativo e maggiormente avventuroso con continue discese e risalite dei torrenti ghiaiosi, per gran parte in secca ma con diverse situazioni fangose e sabbiose dove i piloti potevano esprimere le proprie capacità di guida e la performance dei propri SUV. A metà itinerario, ulteriori difficoltà con varianti come gli impegnativi guadi del Natisone e del Judrio. Dopodiché il road-book portava a salire nella zona del Collio, in mezzo a vigneti e strette mulattiere, piuttosto impegnative. Solo all’imbrunire, cessavano le proposte di percorsi off-road con il rientro a Gradisca non prima di aver percorso alcuni tracciati tortuosi ricavati nella golena del fiume Isonzo.
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